Una delle peculiarità di un documentario, a differenza di un film di finzione, dove il percorso da intraprendere è già segnato nella sceneggiatura, è che permette una maggiore improvvisazione in base alle immagini ottenute durante le riprese.

Las paredes hablan è una proposta della produttrice María del Puy Alvarado, basata su un’idea iniziale di José Morillas, che coincideva con le mie preoccupazioni sull’evoluzione delle pitture paleolitiche nelle grotte delle Asturie e della Cantabria e di Chauvet in Francia, per quello che insieme possiamo proporre la sceneggiatura del progetto.
Abbiamo pensato che esistessero già abbastanza documentari sull’arte paleolitica, alcuni ottimi, e che avessimo l’opportunità di cercare una strada diversa.

Dopo aver visitato alcune delle grotte più significative delle Asturie e della Cantabria, accompagnati dai nostri collaboratori ed esperti: Pedro Saura, José Luis Arsuaga e Roberto Ontañón, abbiamo pensato che esistesse una certa relazione tra quell’impulso a dipingere sui muri e gli attuali graffiti .- tuales, e dobbiamo lavorarci sopra.

Ho avuto l’opportunità di scattare fotografie di graffiti durante i miei viaggi, alcuni dei quali sono stati inclusi in “The Walls Speak”, in particolare; in Spagna, Italia e Argentina.
Il risultato è questo documentario che è stato realizzato grazie al contributo degli artisti urbani Suso33, Zeta, Musa71, dell’esperta in materia Anna Dimitrova, e il contributo del musicista Alfonso G. Aguilar.

Menzione speciale è la generosa collaborazione del pittore Miquel Barceló.
Carlo Saura