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Seis días corrientes

Sei giorni qualsiasi

REGIA
Neus Ballús

SCENEGGIATURA
Neus Ballús, Margarita Melgar

FOTOGRAFIA
Anna Molins

MUSICA
René-Marc Bini

PRODUZIONE
Distinto Films, El Kinògraf, Movistar Plus+, RTVE, TV3

CON
Valero Escolar, Mohamed Mellali, Pep Sarrà

ANNO
2022

NAZIONALITÀ
Spagna

DURATA
85 min.

PREMI:

Festival di Locarno 2022:

  • Premio per il miglior attore (ex-aequo Mohamed Mellali e Valero Escolar)
  • Pemio Europa Cinemas Label

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Seis días corrientes

Sei giorni qualsiasi

Non fatevi ingannare dal titolo: Sis dies corrents (Sei giorni qualunque) non è un film qualunque. Al contrario, l’opera terza di Neus Ballús trabocca di originalità e audacia. Grazie ai suoi interpreti (tre tuttofare per la prima volta davanti a una macchina da presa), all’ibridazione del linguaggio filmico, alla permeabilità della sua sceneggiatura, il film gode di una fluidità naturale straordinaria. Rivelazione al festival di Locarno: Premio per il miglior attore (ex-aequo Mohamed Mellali e Valero Escolar) e Pemio Europa Cinemas Label.

 

La Nueva Ola //

Gli eroi del film sono tre idraulici. Tra questi spicca Valero, oratore incallito che non sta mai zitto, nemmeno sott’acqua, con pregiudizi in tasca e immancabile tenacia. Poi c’è Pep, un veterano ancora molto in gamba che presto andrà in pensione e si considera un talebano del perfezionismo professionale. Il fantastico terzetto è completato da Moha, un giovane marocchino che sta facendo la sua settimana di prova come possibile sostituto di Pep, e che dietro la sua timidezza nasconde un’estrema sensibilità.

Ballús, profondamente innamorata dei suoi personaggi, li ha collocati in una varietà di situazioni stravaganti nei sei set che si susseguono, come fossero episodi, in un film che, ben supportato dal carisma dei suoi attori, invita a imparare a conoscere il prossimo, l’Altro, questo essere diverso ma così vicino a noi, e cercare di capirlo e accettarlo così com’è.

Per fare questo, il regista ha fatto appello al miglior strumento che esiste per sbloccare gli intasamenti mentali: il sorriso. Perché l’umorismo esplode all’improvviso, come una perdita d’acqua, ogni volta che i nostri artigiani visitano i vari luoghi in cui è stata richiesta la loro abilità manuale. E, senza svelare la trama, queste case sono tanto riconoscibili quanto autentiche, piene di vita e di esperienze, di quelle che alimentano la quotidianità di coloro (inclusi gli spettatori) che sanno cogliere il modo migliore, più arricchente e più propizio per infondere empatia.

Da una sceneggiatura più o meno ispirata a eventi reali, scritta dal regista con Margarita Melgar (pseudonimo che in realtà nasconde due nomi: Montse Ganges e Ana Sanz-Magallón), Seis días corrientes ritrae un’umanità a noi vicina, pittoresca e magnetica nella quale rivalità, gelosia, seduzione, esigenze, perfezionismo, amicizia e rapporti di potere si fanno sentire, il tutto mimetizzato sotto una buona dose di quel senso dell’umorismo di cui abbiamo parlato sopra.

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